Riflessione sul perché e il per come
Io non prendo cani perché mi piacciono. Li prendo perché li amo? Forse. Sicuramente li prendo perché ne ho bisogno.
È così ed è sempre stato così e probabilmente sempre lo sarà.
Credo che per ragionare su un argomento e analizzare una qualunque situazione sia necessario partire dall’essere sinceri, con noi stessi. Spesso non ci si rende conto di quanto sia dura ammettere quello che si è, altre volte è semplice e naturale, certo ci vuole consapevolezza e una certa maturità. Ma che si arrivi da una strada o da un’altra, il punto di partenza è sempre quello: onestà e sincerità guardandosi allo specchio.
E, attenzione, non è un bisogno pratico, per sport, lavoro o quanto altro possa venire in mente su ciò che si potrebbe fare con i cani. E’, molto più semplicemente, o forse no, un bisogno emotivo.
Dire che il cane è un bisogno non è banale, per nulla, probabilmente Jung e Froid ci farebbero dei trattati, eppure è maledettamente vero. Non potrei immaginare la mia vita senza animali. Sin da bambina la loro presenza mi ha aiutato ad affrontare tutto, a sentirmi protetta, amata, a creare un legame forte e duraturo, quella certezza di sapere che, in qualunque momento ne avessi sentito il bisogno, bastava voltarmi e trovare in questo affetto un appiglio, una sicurezza e un conforto.
Non sono sicura che sia coinvolta anche la parte materna, quell’istinto primordiale di prendersi cura di qualcuno, di sentirsene responsabile. A pensarci, forse, quella è la parte che pesa di più o che logora quella sensazione di serenità e appagamento che da il poter stare con un animale.
E più ci rifletto più credo che la spinta ad avere animali sia proprio il mio bisogno di ancoraggio affettivo, di avere un punto di riferimento fisso, di sentirsi davvero amati e protetti.
Quindi tutta la parte di responsabilità e istinto di protezione direi che è proprio quella che mi frena, l’altra faccia della medaglia per una persona che, come me, vive in un mondo di ansia e insicurezze. Sì lo so, sembra quasi che stia facendo outing, che stia scrivendo per buttare fuori i miei problemi o urlare al mondo le mie ansie. In realtà queste righe nascono da una riflessione che facevo oggi passeggiando nei boschi con i miei cani. E mi sono chiesta: “allora, se io prendo i cani per un mio bisogno, sono un’egoista?”
Beh la risposta è no.
Perché, anche se so che la spinta per cui scelgo un animale è puramente una necessità, so anche di essere una persona con un’etica, una morale e con dei sentimenti veri.
Tutto questo significa che nel momento in cui scelgo di convivere con una creatura che dipende da me e dalle mie scelte, farei di tutto per farla vivere nel migliore dei modi e dargli ciò di cui ha bisogno. Inoltre, essere me, significa essere quella delle scelte ponderate, specie se si parla di condividere la vita con qualcuno.
Non si sceglie un cane a caso, non si sceglie perché ispirati dal momento, non si decide da una fotografia o da un regalo a scatola chiusa.
Si sceglie perché è quello giusto.
E dopo che ci si incontra sarà innamoramento, affetto e poi amore.
No, non sono egoista, sono onesta.
Tanto da dire e credere che se poi ami qualcuno, per davvero, lo rispetti e se lo rispetti cerchi di fare in modo di appagare ogni suo bisogno, di renderlo felice e di dargli ciò che gli serve. Di migliorare la sua vita, di fargli godere ogni giorno e rendere, almeno in parte, tutto ciò che è in grado di darti.
Per questo oggi ero per boschi e prati a correre con i miei cani, per questo anche quando faccio 14 ore al giorno poi due ore per loro ci sono e ci saranno sempre, per questo in ogni momento insieme consumo più energie che durante tutto il lavoro di una giornata. Per questo faccio chilometri e chilometri all’anno per potergli far fare le attività che amano, per questo studio e mi aggiorno ogni anno dedicando tempo e soldi per capirne sempre di più, per migliorarmi e per far si che il tempo insieme aumenti in qualità e non solo in quantità.
Sì, prendo i cani per un mio bisogno, e no, non è egoismo se la sera, guardandoli riposare accanto a me, mi pervade serenità e non senso di colpa.
Onestà e rispetto, parte tutto da lì…