Alessandra Vacchiero

TAIL CHASING

L’altro giorno in campo è venuta a trovarmi una signora con il suo West Highland White Terrier di un anno. Mentre stavamo parlando il cane, che in quel momento era libero e vicino a noi, a cominciato a girare velocemente su se stesso per cercare di prendersi la coda. Ho stoppato subito il comportamento dicendo alla signora di stare attenta ed evitare che il cane lo facesse e ho visto la sua espressione stupita e colpevole perché non aveva idea che fosse un problema e fino a quel giorno lo aveva preso come un comportamento divertente.

Allora ho pensasto di scrivere queste righe per spiegare cos’e il tail chasing (da adesso abbreviato TC) e perché è importante evitarlo.

Il TC rientra tra i comportamenti ossessivo-compulsivi. Non è ancora chiara la natura di questi comportamenti. Oggi ci sono studi in tutte le direzioni anche se si sospetta una forte componente genetica.

In uno studio del 2012 fatto su quasi 370 cani di razze diverse, si è visto che le cause potenziali di questo comportamento includono sia fattori genetici che ambientali. Si è supposto anche che sia un comportamento stereotipato scelto dal cane come una strategia di coping per stress e ansia indotti dall’ambiente. Si parla di coping quando il cane mette in atto dei comportamenti tesi ad abbassare il livello di stress che sta vivendo in quel momento.

Il fatto che sia dettato da una componente genetica è sostenuto anche dal fatto che è molto presente in alcune razze, quali il Bull Terrier, rispetto ad altre. Anni fa andai a un seminario tenuto da una esperta in comportamento che arrivava dall’inghilterra. Lei ci disse che da loro aveva visto più di un Bull Terrier con questo problema e a una famiglia con un cane ormai a uno stadio fuori controllo dove non riuscivano a stoppare il comportamento aveva provato con la riduzione dello spazio e con il buio. In quella situazione il cane si calmava e smetteva il comportamento. In poco tempo, il fatto di impedirgli di poterlo fare, ha fatto sì che il cane lo proponesse meno. Per questo sarebbe da bloccare subito appena il cane lo propone le prime volte, evitiamo in questo modo che diventi autorinforzante.

Dagli studi fatti si è visto che non è legato al genere, sia maschi che femmine presentano il problema, si è notata però una riduzione in femmine sterilizzate rispetto a femmine intere, il che potrebbe far pensare a una componente ormonale. I dati raccolti dai casi clinici e dai questionari ai proprietari dicono che solitamente la manifestazione del problema viene dopo una situazione di stress. Quando parliamo di stress intendiamo situazioni di vita dove il cane è sottoposto a pressioni da parte dell’uomo o di altri cani, ad esempio comportamenti aggressivi, competizione per il cibo, richieste eccessive, ecc. oppure situazioni di alta eccitazione che il cane fa fatica a gestire. Davanti a queste situazioni può capitare che il cane, non sapendo come scaricare tutta la tensione, cominci a inseguirsi la coda fissandosi su quel comportamento. Sembra che i cani che presentano TC siano, in un caso, quelli annoiati, che non potendo sfogare le loro energie in attività appaganti, vanno in frustrazione e trovano nel TC un modo per scaricare lo stress. Altri quelli sottoposti a situazioni stressanti, che usano il TC per lo stesso motivo. Poi si è notato anche che questo comportamento appare più frequentemente in cani che hanno ricevuto meno cure parentali di altri. Più raramente può essere causato da concause tra cui quella di problemi di salute.

Sulla componente genetica non possiamo intervenire, ma avere una predisposizione non significa esprimere il comportamento. La cosa importante da fare è evitare di ridere o rinforzare in qualunque modo questo comportamento. Se infatti il cane scopre che un comportamento, anche banale e attuato casualmente, cattura la nostra attenzione e ci rende contenti, allora esso tenderà a riproporlo più spesso. Al contrario stopparlo subito e impedirgli di proporlo porta più facilmente all’estinzione.

Detto questo non c’è da preoccuparsi se il vostro cane ha proposto una volta questo comportamento, specie se è cucciolo può succedere. Per diventare un problema comportamentale deve aumentare la frequenza e l’incapacita di gestirlo e fermarlo. Però ora è chiaro che non sia da rinforzare ma da limitare ed evitare che si riproponga. E visto che spesso è dato da noia o impossibilità di sfogare tutte le sue energie, il primo passo per evitare il problema è uscire, fare passeggiate e attività col il proprio cane.Un cane appagato è un cane sereno…..

 

Qui metto il titolo di una interessante pubblicazione scientifica su questo comportamento

Environmental Effects on Compulsive Tail Chasing in Dogs
Katriina Tiira, Osmo Hakosalo,Lauri Kareinen, Anne Thomas, Anna Hielm-Björkman, Catherine Escriou, Paul Arnold, Hannes Lohi