Lina, (che prima era Lilly, poi Lillina e infine Lina), arrivò da me a fine maggio del 2012 dopo una lunga staffetta partita da Napoli, fatta dalle volontarie, per farla arrivare in nord Italia e darle un’ adozione.
La sua storia prima di me era quella del classico cane di strada, vissuta, o meglio sopravvissuta, tra le strade di Napoli per il primo anno di vita. È chissà quante ne ha passate ( e garantisco che ne ha passate…) un cane così piccolo in una grande città. Eppure quando l’ho vista non ho avuto dubbi, ho subito pensato che sarebbe stata benissimo nel nostro gruppo di cani e persone. È così è stato.
Non è stato immediato il suo recupero, è vissuta per molto con il terrore delle persone, ma è stato così e veloce e intenso il legame con me che prima come ora posso dire sia stato il cane più facile che io abbia mai gestito❤️
Rapporto, quella parola magica che sta alla base di tutto, e proprio grazie a questo abbiamo cominciato per gioco tante attività insieme, così, (cosa incredibile per chi mi conosce!), ci siamo cimentate in agility, che a lei piace tantissimo, ma non solo: abbiamo lavorato in clicker training, obedience, rally obedience, tricks, e dai tricks è stato un attimo a costruire una routine di dog dance…
Peccato non aver avuto molto tempo da dedicarle nello sport, avevo altri due cani da preparare, un lavoro che mi occupava sei giorni su sette da mattina a sera, insomma, quando finalmente abbiamo trovato il tempo e ci siamo impegnate molto per le competizioni abbiamo dovuto rinunciare alle gare per un i la rottura dei legamenti del ginocchio… In compenso, a parte il periodo di riposo, adesso abbiamo ripreso in pieno e non vedo l’ora di cimentarmi in una routine insieme a lei: vedere quanto entusiasmo ci mette nel lavorare è emozionante..!
Al di là del lavoro, oggi lei è un elemento fondamentale del nostro gruppo. Un riferimento per i miei Border e una certezza per me.